TORNA ALLA PAGINA INIZIALE CENTRO STUDI GALILEO |
Un prototipo semplice ed efficiente di refrigeratore magnetico
Peter W. Egolf, Fabrice Gendre, Osmann Sari,Sommario
I materiali magnetocalorici permettono limpiego di una nuova tecnologia della refrigerazione, detta refrigerazione magnetica. Straordinari sviluppi nella scienza dei materiali hanno portato al perfezionamento dei materiali magnetocalorici. Come risultato, oggigiorno, il raffreddamento magnetico non puo' venire impiegato a basse temperature (inferiori a 1 Kelvin), ma solo a temperature ambiente o, recentemente, fino a temperature di 200 C. In base a cio', e' possibile avere nuove applicazioni nella refrigerazione a temperature ambiente, progettare pompe di calore magnetiche per il riscaldamento degli edifici o persino produrre energia con sorgenti di calore a bassa temperatura. In questo articolo viene illustrato un refrigeratore magnetico molto semplice ed efficiente con scambiatori di calore porosi rotanti. Inoltre vengono brevemente illustrati i risultati delle prime simulazioni numeriche del comportamento magnetico e termodinamico di questo refrigeratore.Introduzione
In un precedente articolo, sulla medesima rivista, Egolf et al. [1] hanno brevemente illustrato la storia e la tecnologia della refrigerazione magnetica a temperatura ambiente. Questa tecnologia, in virtu' della sua innocuita' ambientale, puo' diventare unalternativa molto interessante ai tradizionali cicli a compressione di vapore, che sta diventando sempre piu' svantaggiosa a causa di tutte le restrizioni riguardanti i refrigeranti, specialmente gli HCFC ed i CFC. La refrigerazione magnetica permette di ottenere coefficienti di prestazione molto elevati. Quindi, questa tecnologia puo' anche rappresentare unalternativa economica alla refrigerazione convenzionale.
Le ricerche sui materiali magnetocalorici adatti alla refrigerazione magnetica a temperature prossime a quella ambiente sono notevolmente aumentate attorno agli anni 80. Il numero di articoli recensiti mostra una crescita esponenziale dopo linvenzione delle leghe basate sul Gadolinio (Gd), che e' stato scoperto presso i laboratori AMES ([1],[2],[3] e [4]). Da allora sono state scoperti numerosi composti magnetocalorici, come ad esempio quelli basati sul Manganese (Mn) ([5],[7]). Una recensione riguardante i vari materiali magnetocalorici si trova in bibilografia ([8], [10]). Lo sviluppo di questi materiali risulta essere tuttora in enorme crescita, fatto che contribuisce a fare della refrigerazione e del riscaldamento magnetico una tecnologia sempre piu' interessante, anche per applicazioni su larga scala. Tali sviluppi possono condurre a nuove tecnologie con applicazioni pratiche nelle microtecnologie, nei processi industriali, negli impianti HVAC, nei refrigeratori, nelle pompe di calore, nelle automobili, nei treni, aeroplani e nei veicoli spaziali.
Il principio fisico
Il principio fisico su cui si basa il funzionamento di un refrigeratore magnetico e' analogo al principio di funzionamento di un refrigeratore convenzionale (vedi tabella 1). Nel primo passo del processo invece che la compressione del refrigerante si ha una lega magnetocalorica che rappresenta il refrigerante dellimpianto di refrigerazione magnetico che viene mossa allinterno di un campo magnetico (il campo magnetico aumenta, passo numero 1). In entrambi i casi il refrigerante si surriscalda e deve essere raffreddato mediante lestrazione di calore (passo numero 2). In seguito il campo magnetico nella lega magnetocalorica diminuisce di nuovo. Questo processo, passo numero 3, e' analogo al processo di espansione in un refrigeratore convenzionale. Normalmente il materiale metallico lascia il campo magnetico, in modo che esso scenda al valore di 0 Tesla dal lato freddo (passo numero 4). Questa diminuzione nel campo magnetico porta ad un effetto frigorifero. In questo frangente il materiale magnetocalorico viene posto a contatto con la sorgente di calore, che si raffredda, dando luogo ad un processo frigorifero. Se questi quattro passi vengono applicati in maniera ripetitiva, si ottiene una macchina frigorifera magnetica ciclica.
Tabella 1: Analogia tra un ciclo a compressione/espansione di gas ed un ciclo frigorifero magnetico
Passo del processo |
Processo fisico del sistema convenzionale |
Processo fisico del sistema magnetico |
1 |
Compressione |
Aumento del campo magnetico |
2 |
Rigetto del calore |
Rigetto del calore |
3 |
Espansione |
Diminuzione del campo magnetico |
4 |
Acquisto di calore |
Acquisto di calore |
Figura 1 Un refrigeratore magnetico puo' essere pensato composto da un materiale magnetocalorico che si muove in maniera periodica dentro e fuori un campo magnetico o che ruota attraversando le linee del campo magnetico come mostra la figura. In questo esempio una ruota (rotore) gira in senso orario. Quando la ruota, composta dal materiale magnetocalorico, transita attraverso i due poli magnetici si riscalda. Invece, quando abbandona la zona magnetica si raffredda.
Poiche' il movimento meccanico di un materiale magnetocalorico attraverso un campo magnetico di solito viene equiparato al processo di diffusione del calore, i processi di magnetizzazione e di smagnetizzazione vengono considerati adiabatici. Un ciclo composto da due isomagnetiche (trasformazioni che avvengono con campo magnetico Ho costante) e due isoentropiche (trasformazioni che avvengono ad entropia specifica s costante) viene detto ciclo di Brayton (vedi fig. 2).
Figura 2 Quando un materiale magnetocalorico si nuove allinterno di un campo magnetico (processo 1-2), lentropia totale rimane costante. Ma a causa della magnetizzazione adiabatica (?Ho = Ho(2)-Ho(1)) la temperatura del materiale magnetocalorico aumenta. A questa temperatura elevata il calore viene rigettato dal materiale (2-3). Nel processo di smagnetizzazione adiabatica (3-4) il materiale magnetocalorico si raffredda. Nellultima fase (4-1) il calore viene acquistato dalla sorgente calda.
Il ciclo di Brayton e' il ciclo piu' diffuso nel caso della refrigerazione magnetica. Ma esistono anche altri cicli, come ad esempio il ciclo Ericsson, il ciclo di Carnot, ecc. Poiche' le differenze di temperatura ottenibili attraverso il materiale magnetocalorico non sono molte elevate, vengono impiegati cicli in cascata e rigenerativi ([1]).
Il refrigeratore magnetico svizzero
Nei refrigeratori magnetici il tempo per lacquisto od il rigetto del calore da parte della lega magnetocalorica risulta essere generalmente breve. Percio' e' necessario impiegare elevate superfici di scambio termico e ridurre la diffusione penetrativa. Queste esigenze vengono pienamente soddisfatte da strati compatti o strutture porose (vedi figura 3). Tali dispositivi consentono di avere ampie superfici volumetriche di scambio del calore tra il fluido di lavoro e la struttura metallica. Il fattore ottimale di riempimento e' funzione della potenza del refrigeratore, delle condizioni operative, delle proprieta' del fluido e deve essere determinato per mezzo di procedure di ottimizzazione associate a modelli termodinamici.
In uno dei nostri refrigeratori, con brevetto registrato [12], questo viene ottenuto mediante la rotazione di uno scambiatore di calore poroso a forma cilindrica dalla meta' di un campo magnetico allaltra meta' del campo magnetico. Il trasferimento di calore al refrigerante metallico si realizza mediante i fluidi di lavoro, solitamente acqua o aria. I campi magnetici vengono generati dai magneti, che preferibilmente devono essere di tipo permanente. Per far girare la ruota magnetocalorica e' necessario vincere una forza. Il lavoro compiuto risulta analogo a quello necessario a far funzionare un compressore in un sistema convenzionale.
Figura 3 Il semplice principio di funzionamento relativo ad refrigeratore magnetico viene impiegato in un refrigeratore a ruota di tipo poroso.
1 magnete
2 ruota (parte calda)
3 ruota (parte fredda)
4 asse di rotazione
5 carcassa con flange
6 fluido di lavoro riscaldato
7 fluido di lavoro raffreddato
8 spazio tra carcassa e ruota
Il magnete e'
collocato nel semispazio inferiore che circonda la ruota porosa. In questo
modo la ruota gira di 180 all'interno del campo magnetico. Dopo di ci esce dalla meta'
superiore, dove il campo magnetico e'
nullo ed avviene il raffreddamento. Quindi il fluido
sulla sommit (che fluisce da sinistra a destra) viene raffreddato. D'altra parte il
fluido che scorre attraverso la meta' inferiore viene riscaldato. Se il flusso superiore,
che viene raffreddato, viene inviato, ad esempio, ad una vetrina per supermercati, si
ottiene una macchina frigorifera. D'altra parte se il fluido della parte inferiore, che
viene riscaldato, viene inviato ad un sistema di riscaldamento, si ottiene una pompa di
calore (per uno studio di fattibilita' vedi [13]).
Studio delle prestazioni del sistema
L'efficienza del sistema e'
generalmente collegata all'intensita' del campo magnetico. A
temperatura ambiente un magnete permanente capace di generare un campo magnetico molto
intenso permette di evitare grosse perdite nel rame.
Figura 4 - Sono stati condotti studi preliminari sul comportamento
magnetico e termodinamico. In questa figura
e' possibile notare le linee del flusso
magnetico (linee a flusso costante) in una ruota a Gadolinio puro alla temperatura di
Curie. Queste linee sono state calcolate con una simulazione agli elementi finiti eseguita
con un computer. I magneti sono stati ottimizzati al fine di ottenere un campo magnetico
molto intenso nel semispazio inferiore del cilindro ed un campo nullo nel semispazio
superiore.
Conclusioni e prospettive
In questa memoria e' stato presentato un semplice refrigeratore magnetico, con uno scambiatore di calore poroso a forma di ruota, che risulta essere ancora allo stadio di studio scientifico e di prototipazione.
Le prime simulazioni numeriche mostrano che la distribuzione delle linee del campo magnetico, attraverso il loro addensamento, indicano unelevata intensita' del campo nella struttura metallica. I primi calcoli termodinamici mostrano elevati valori del COP.In futuro, per ottenere risultati piu' affidabili, verranno calcolati gli effetti dellaccoppiamento magnetico e termodinamico. Il ricorso a campi magnetici di intensita' diversa in corrispondenza di diverse distanze dallasse (vedi figura 4) conduce ad una dipendenza radiale addizionale e, di conseguenza, un comportamento tridimensionale piu' complesso.
In Svizzera, nellautunno 2005, si terra' una Conferenza Internazionale sulla refrigerazione magnetica a temperatura ambiente. Durante i 3 giorni della Conferenza 50 scienziati ed esperti industriali presenteranno i loro lavori in 2 sessioni parallele. Le presentazioni parallele sono divise in:
Ringraziamenti
Siamo grati alla fondazione Gebert Rf (Piero Martioli e Philipp Egger) e allUfficio Federale Svizzero dellEnergia (Thomas Kopp e Fabrice Rognon) per il supporto finanziario al nostro lavoro scientifico.
Ringraziamo Fatih zkadi (Arelik SA, Turchia) per il suo interesse verso il nostro lavoro.BIBLIOGRAFIA
[1] P. W. Egolf, A. Kitanovski, Ch. Besson. La refrigerazione magnetica. Industria & For-mazione per il tecnico della refrigerazione e climatizzazione 7, 22-24, 2004.[2] V. K. Pecharsky, and K. A. Gschneidner Jr. "Tunable magnetic regenerator alloys with a giant magnetocaloric effect for magnetic refrigeration from ~ 20 to ~ 290 ," Applied Physics Letters, vol. 70 (24), pp. 3299-3301, 1997.
[3] V. K. Pecharsky, and K. A. Gschneidner Jr. "Effect of alloying on the giant magnetocaloric effect of Gd5(Si2Ge2)," J. Magnetism and Magnetic Materials, vol. 167, pp.179-184, 1997.
[4] K. A. Gschneidner Jr., and V. K. Pecharsky. "Active magnetic refrigerants based on Gd-Si-Ge material and refrigeration apparatus and process," US Patent 5.743.095 (filed in Nov. 1996), 1998.
[5] O. Tegus, Novel Materials for Magnetic Refrigeration. Ph D thesis Van der Waals-Zeeman Institute, Printer Partners. Ipskamp B.V., Enschede, 2003.
[6] O. Tegus, E. Brck, K. H. Buschow Jr, F. R. de Boer. "Transition-metal-based magnetic refrigerants for room-temperature applications," Nature (Letter), vol. 415, pp. 150-152, 2002.
[7] E. Brck, O. Tegus, X.W. Li, F.R. de Boer, K. H. J. Buschow. "Magnetic refrigeration towards room-temperature applications." Physica B, vol. 327, pp. 431 437, 2003.
[8] H. Wada, S. Hirosawa. "Magnetic refrigerant material, regenerator and magnetic refrigerator," PCT Patent WO 03/009314 A1, (filed in July 2001), 2003.
[9] H. Wada, Y. Tamabe. "Giant magnetocaloric effect of MnAs1-xSbx," Appl. Phy. Lett., vol. 79 (20), pp. 3302-3304, 2001.
[10] K. A. Gschneidner Jr, V. K. Pecharsky. Magnetic Refrigeration: Intermetallic Compounds Principles and Practice. vol. 3, Progress, John Wiley & Sons Ltd., 2002.
[11] A. Kitanovski, P.W. Egolf, Thermodynamics of Magnetic Refrigeration, International
Journal of Refrigeration (submitted).
[12] A. Kitanovski, P. W. Egolf, O. Sari, Procd et dispositif pour gnerer en continue du
froid et de la chaleur par effet magnetique, Swiss patent BR 10463 CH, Number of deposition: 2002 2212/02, 2002.
[13] P.W. Egolf, A. Kitanovski, O. Sari, Machbarkeitsstudie fr magnetische Wrmepum-
Jahresbericht des Energieforschungsprogramms Umgebungswrme, Wrme-Kraft-Kopplung, Klte, 15. Dezember 2004.pen: Anwendungen in der Schweiz.
[14] P.W. Egolf, A. Kitanovski, O. Sari, Ch. Besson, Magnetic Refrigerator with porous
, International Conference on Magnetism, INTERMAG, Nagoya, Japan, 4th 8th of April 2005.heat exchangers