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Le valvole di espansione elettroniche sono le
protagoniste di questa sezione delle Note Per l’Installatore. Argomenti come il
riempimento ideale dell’evaporatore (anche con variazioni di carico notevoli),
punti MOP flessibili, uso della massima temperatura di evaporazione possibile
per aumentare l’efficienza energetica, sono sempre di grande interesse per i
progettisti e gli operatori dei sistemi di refrigerazione. In molti casi, questi
requisiti non possono essere adeguatamente soddisfatti se si utilizzano valvole
di espansione termostatica standard.
Le valvole di espansione elettroniche invece, sono
perfettamente idonee allo scopo.
Offrono basso surriscaldamento, maggiore pressione di evaporazione
e COP migliore.
I vantaggi nell’utilizzo di un regolatore elettronico del
surriscaldamento sono ovvi. L’evaporatore viene sempre
riempito con la quantità ottimale refrigerante. Anche
in presenza di significative variazioni del
carico, che implicano una vasta gamma di condizioni di
funzionamento a carico parziale, viene sempre iniettata
la giusta quantità di refrigerante. Questo avviene
perché il valore corrente di surriscaldamento
nell’evaporatore viene costantemente rilevato da un
trasduttore di pressione (indicato dalla “P” in Figura 1)
e da un sensore di temperatura particolarmente sensibile
(“S2” in Figura 1) che trasmettono le informazioni
relative al regolatore (EKC 315A) praticamente in tempo
reale. In base a tali informazioni, il regolatore
può definire il livello ottimale minimo di
surriscaldamento. La regolazione adattiva dell’iniezione
di refrigerante permette di utilizzare l’evaporatore in
condizioni ideali raggiungendo di conseguenza la massima
pressione di evaporazione possibile nel sistema
considerato. Questo non solo significa valori COP
maggiori, ma anche risparmi energetici, perché il valore
COP è equivalente alla capacità di raffreddamento
divisa per il consumo di potenza.
Costante ottimizzazione del
surriscaldamento
Il surriscaldamento si adatta sempre al valore del minimo
segnale stabile (linea MSS) dell’evaporatore, per evitare
in maniera affidabile qualsiasi spostamento
del segnale nella regione instabile (a sinistra
della linea MSS in Figura 2). Il regolatore EKC 315A
inizialmente sceglie un valore arbitrario di riferimento
per il surriscaldamento, ad esempio 8 °K, quindi tenta di
mantenere tale valore (8 °K) come valore
Punto MOP selezionabile a piacere
Un aspetto importante ma spesso sottovalutato della
regolazione elettronica dell’iniezione è il fatto che è
possibile selezionare a piacere il punto MOP.
Come descritto nei due fascicoli relativi alle
valvole termostatiche, il punto MOP (acronimo che sta per
“Maximum Operating Pressure”) dipende evidentemente
dalla pressione di evaporazione massima della
valvola di espansione. Le valvole di espansione
termostatiche hanno punti MOP molto specifici (in alcuni
casi non hanno un punto MOP) e quindi è necessario
scegliere un componente diverso per ogni applicazione (ad
esempio, -20 °C per frigoriferi oppure +15 °C per
un compressore d’aria). Nel caso delle valvole di
espansione elettroniche il punto MOP può essere definito
a piacere e, se necessario, può anche essere
corretto o modificato passando ad un valore completamente
diverso. Ciò significa che nella maggior parte dei casi
sarà possibile fare a meno del regolatore di
avviamento, con risparmi significativi se si
tratta di sistemi di grandi dimensioni. Inoltre, poter
impostare il valore di riferimento
Funzionamento
Il regolatore è comandato da due pulsanti: Utilizzando
questi due pulsanti e il display a tre cifre è possibile
programmare tutte le impostazioni del regolatore e
visualizzare tutti i dati importanti. In tal modo ogni
installatore o tecnico di manutenzione può
intervenire sul ciclo di controllo oppure visualizzare i
dati più importanti. Oltre ad utilizzare il menu del
regolatore per visualizzare i vari parametri
configurabili, ad esempio il tipo di refrigerante, è
anche possibile modificare i fattori di guadagno e
di stabilità in modo da tararli con precisione in base
alle esigenze specifiche di determinati processi. Ad
esempio, è possibile tarare il regolatore di
surriscaldamento in modo da prevenire variazioni
cicliche del valore di surriscaldamento. È anche
possibile scegliere tra regolazione adattiva e
regolazione in funzione del carico. La regolazione
adattiva del surriscaldamento è già stata descritta in
dettaglio. Nel caso della regolazione in funzione
del carico, il sistema viene intenzionalmente
fatto funzionare ad un valore maggiore di
surriscaldamento per particolari condizioni di carico
parziale, ad esempio per garantire periodi minimi di
funzionamento di compressore prolungati oppure
per migliorare le prestazioni di raffreddamento
dell’evaporatore. Ciò rende possibile evitare
saltuariamente gli sbrinamenti.
Servizio
Il menu Servizio del regolatore elettronico di
surriscaldamento è particolarmente utile per gli
installatori in fase di avviamento, così come per i
tecnici di manutenzione nel momento degli interventi.
Tutti i parametri che iniziano con la lettera “u”
indicano valori di sistema significativi per la
ricerca guasti e per identificare lo stato del sistema.
Questi parametri sono particolarmente importanti: “Mostra
surriscaldamento”, “Mostra temperatura del
sensore S2” (cioè all’uscita dell’evaporatore) e
“Mostra temperatura di evaporazione”. Questi tre valori
forniscono informazioni sullo stato del sistema. In primo
luogo possono essere letti facilmente e rapidamente,
senza necessità di dover usare un manometro o un
termometro per misurarli. Inoltre permettono di vedere
immediatamente quali valori il regolatore ha
accettato come valori di impostazione. Ad esempio,
per un sistema elettronico un installatore esperto
controllerà di norma tutti i sensori prima di mettere il
sistema in manutenzione (con i normali sensori resistivi
è sufficiente usare un ohmmetro, ad esempio un
sensore Pt100 ha una resistenza di 1000 Ohm a 0 °C) per
evitare di perdere tempo a cercare un guasto se un
sensore non mostra il valore corretto. Questa
procedura può essere evitata, semplicemente scorrendo i
valori del menu Servizio perché si può valutare
immediatamente se tali valori sono realistici (e
in caso di dubbi, controllare con un termometro o un
manometro).
Funzionamento manuale del relè di uscita
Naturalmente le uscite del regolatore sono importanti quanto gli ingressi. Proprio per
semplificare questo aspetto in fase di
Valvole elettroniche a regolazione continua
È possibile utilizzare valvole ETS, ICM, o AKV. La differenza tra questi attuatori èche: ETS e ICM sono valvole a regolazione
continua e vengono spesso utilizzate in refrigeratori che usano refrigeranti R407C,
quando ogni grado nel valore della temperatura di surriscaldamento è importante
e qualsiasi variazione della pressione di evaporazione deve essere evitata. il regolatore
può essere utilizzato in modalità P, PI oppure PID. Con la regolazione P, il
regolatore permette un normale controllo proporzionale alla variabile di errore (ad
esempio, se il surriscaldamento aumenta troppo , l’apertura della valvola aumenta
proporzionalmente in misura uguale). Con la regolazione PI, il tempo di ripristino
(la componente “I” ) può essere regolata in maniera indipendente.
Ciò significa che il tempo di risposta del regolatore può essere impostato a piacere,
ovvero che il regolatore può essere impostato per essere più reattivo o più
“lento”. Può essere necessaria uno o l’altra di queste regolazioni.
La componente “D” della regolazione PID migliora ulteriormente la risposta di regolazione
a improvvise variazioni del valore di riferimento del surriscaldamento.
Dimensionamento della linea del liquido
In particolare se si usa una valvola a modulazione della larghezza degli impulsi, è
necessario prestare molta attenzione al corretto dimensionamento della linea del
liquido. La letteratura tecnica specifica su questo argomento suggerisce un valore
indicativo per la velocità di 0,5 m/sec per determinare il diametro della linea del
liquido. Tuttavia, esaminando i sistemi di refrigerazione correnti si nota che il valore
è prossimo a 1 m/sec. Normalmente questo valore non crea problemi con la comuni
valvole di espansione termostatiche (a regolazione continua) ed è quindi diventato
il valore più utilizzato come regola empirica. Ma la situazione con valvole a
modulazione della larghezza degli impulsi è differente. In questo caso è necessario
seguire la regola dei 0,5 m/s come valore di progetto per la massima capacità della
valvola, anziché per la sola capacità dell’evaporatore.
Seguendo questa regola, la maggior parte dei progettisti sceglierebbe tubazioni in
rame da 12 mm per la linea del liquido con un evaporatore da 7 kW in un sistema con
refrigerante R404A e una temperatura di evaporazione di -10 °C (senza sottoraffreddamento
speciale).
Umidità
Gli specialisti di refrigerazione sanno che il tema dell’umidità presente nell’aria gioca
un ruolo molto importante nella progettazione dei sistemi di refrigerazione, particolarmente
per la refrigerazione di prodotti non imballati, carne, frutta e verdura.
Tuttavia questo tema non viene approfondito, nel caso di queste applicazioni, tanto
quanto viene invece preso in considerazione parlando di impianti di condizionamento
dell’aria, in cui vengono largamente utilizzati igrostati e umidificatori se il livello
di umidità è troppo basso. L’umidificazione invece può essere necessaria anche negli
impianti frigoriferi, in determinate situazioni. Solitamente si ricorre a soluzioni indirette,
ad esempio regolando la velocità della ventola dell’evaporatore oppure la velocità
dell’evaporatore. (Una velocità inferiore della ventola si traduce in una temperatura
di evaporazione inferiore, che causa una deumidificazione, e viceversa) In un sistema
a iniezione elettronica, questo aspetto
Assistenza remota
Con questo tipo di regolazione è sempre possibile il servizio di assistenza da remoto.
Il regolatore può essere dotato di un