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CENTRO STUDI GALILEO

 

L'IMPORTANZA DELLA FORMAZIONE

 

Pier Francesco Fantoni  – Associazione dei Tecnici del Freddo

 

Perche' e' importante la formazione

 Innanzitutto si deve considerare che, nell'attuale era di sviluppo tecnologico, la formazione e' un aspetto irrinunciabile per continuare a stare al passo del progresso. Il mondo della refrigerazione e della climatizzazione rimane tuttora investito da un'ondata di innovazioni che spaziano in un ampio ventaglio di comparti (dall'elettronica, all'elettrotecnica, alla termodinamica, alla chimica) e che richiedono una continua informazione per poter stare al passo delle novita'. In secondo luogo, la formazione comunque un momento di crescita professionale per gli operatori del settore, in quanto li induce al confronto, alla riflessione, alla verifica, allo scambio di idee, di opinioni, di modi di fare e di concepire l'attivita'. Proprio in tale atteggiamento di apertura verso altri modi di vedere e di inquadrare il lavoro sta una delle valenze della formazione: verificare se ci che per tradizione si esegue risulta essere ottimale dal punto di vista procedurale, tecnico e normativo; sincerarsi se, al di l del mero funzionamento della macchina, vi siano dei criteri o delle indicazioni che consentono di ottenere migliori prestazioni dal suo funzionamento; appurare se eventuali nuove tecnologie hanno portato a delle modifiche in lavorazioni od operazioni tradizionalmente eseguite in un certo modo. La formazione aiuta ad acquisire consapevolezza riguardo ci che si fa in quanto permette di riflettere sulla logica delle proprie esperienze, di dare giustificazione a quanto osservato, di inquadrare in maniera organica il proprio sapere. Non ai semplici contenuti, infatti, deve mirare la formazione, ma consentire di acquisire saperi spendibili in qualsiasi contesto lavorativo, al di l dei casi specifici e particolari.

Ma, comunque, si deve partire dalla convinzione che fare formazione significa dare del valore aggiunto al proprio lavoro, che un cliente sempre piu' attento sara'  in grado di apprezzare e di valorizzare. Ecco, una forte motivazione a fare formazione deve proprio essere la convinzione che in un futuro non troppo lontano, all'interno del settore sapranno distinguersi solo quelle imprese che riusciranno ad offrire al cliente elementi di singolarita' e di eccellenza rispetto ad uno standard che, oggigiorno, ormai in molti sono in grado di offrire.

 

Alcuni ostacoli alla formazione

Nella dinamica del mercato del lavoro, il personale piu' competente anche in grado di godere di maggiori occasioni di mobilita', in quanto in grado di garantire un valore aggiunto alle sue prestazioni. Egli, quindi, diventa piu' conteso dalle aziende concorrenti e si corre il rischio che, dopo essere cresciuto umanamente e professionalmente all'interno di una certa azienda, possa decidere di spendere al di fuori di essa le proprie competenze e le nuove conoscenze.

E' evidente che le considerazioni che stanno alla base di un tale tipo di ragionamento portano ad atteggiamenti di diffidenza nei confronti della formazione, non tanto perche' ritenuta non utile in s, quanto perche' collegabile a dinamiche lavorative che possono creare delle problematiche aziendali. Proprio in questa dicotomia va inquadrato il problema. Se inquadrato in tale ottica e' possibile comprendere per quale ragione la formazione risulta essere oggigiorno cosi' relegata in secondo piano. Infatti, se nelle aziende di dimensioni medio-grandi comunque fare formazione viene visto come un passo necessario per accrescere la qualita'  ed il livello di professionalita', nelle aziende piu' piccole, diciamo a livello artigianale o semi-artigianale, la visione risulta essere diversa.  Tale distinzione va operata soprattutto per quelle piccole imprese che operano nell'assistenza e nell'installazione degli impianti frigoriferi, che operano talora in regime di forte concorrenza, cercando di offrire un servizio che spazia dalla refrigerazione domestica a quella commerciale alla piccola climatizzazione residenziale e per uffici. In tale contesto esistono problemi oggettivi per fare formazione: chi vi e' impegnato deve essere sostituito sul lavoro, ad esempio, cosa non sempre e' possibile se il numero dei dipendenti e' ridotto e si lavora gia' in condizioni limite. L'attivita', allora, potrebbe essere svolta in periodi di minore impegno lavorativo, ad esempio in autunno-inverno, ma non sempre vi la necessaria flessibilita' per affrontare la situazione