TORNA ALLA PAGINA INIZIALE CENTRO STUDI GALILEO |
DIBATTITO INTERNAZIONALE SUGLI HFC
Intervista a Didier Coulomb,
direttore dell'Istituto Internazionale del Freddo
In riferimento alle diverse posizioni relative ai
refrigeranti e a come vengono utilizzati nella catena del freddo, quali sono le
posizioni dell’IIR al riguardo?
E’ dunque legittimo preoccuparsene,
anche se si hanno due tipi di approccio possibili: un migliore confinamento del
refrigerante, con un dispositivo di regolamento degli F gas come quello
approvato dall’Unione Europea; oppure una soppressione graduale seguendo i passi
fissati dal Protocollo di Montreal per i CFC e gli HCFC.
Tuttavia, questo problema non dovrebbe mettere in
secondo piano il problema energetico: il consumo energetico è il fattore
principale di impatto degli impianti sul clima. Isolare gli HFC dai riflessi sul
clima per prenderli in considerazione solo all’interno del Protocollo di
Montreal potrebbe dare esiti nefasti. In conclusione, vorrei sottolineare il
fatto che dobbiamo occuparci sempre più della questione ambientale nel settore
del freddo. Si tratta sicuramente del problema più rilevante oggigiorno del
settore del freddo ma non dobbiamo allo stesso tempo dimenticare che il freddo è
indispensabile. Dunque non si deve mai smettere di incentivarne lo sviluppo.
L’importanza del freddo nella catena del freddo nei paesi in via di sviluppo
Come ho appena detto e‘ necessario
ricordare che il freddo è molto importante. Abbiamo bisogno del freddo sia per
la conservazione degli alimenti sia dei prodotti medicinali, nel primo caso per
preservare la quantità dei prodotti deperibili e nel secondo perché i prodotti
conservati rimangano integri. Il primo punto pone il problema della
disponibilità degli impianti. Vi sono molte persone in Africa che soffrono di
malnutrizione. Dunque, sin da ora vi è la necessità di avere a disposizione un
maggior numero di impianti, che aumenterà con l’incremento demografico previsto
per il futuro (più di 2 miliardi in 40 anni). Dunque è necessario ottenere una
produzione alimentare da trasportare e stoccare per soddisfare le richieste
delle città, la cui popolazione sta aumentando molto rapidamente. Il freddo è
una tecnica relativamente facile da mettere in opera ed è in grado di ridurre le
perdite. Oggi
si parla molto sul modo in cui nutrire il pianeta ma si parla poco del freddo
anche se il
freddo offre la possibilità di incrementare la quantità di alimenti a nostra
disposizione. Un altro aspetto importante è quello sanitario non solo nei paesi
in via di sviluppo ma anche in quelli industrializzati. Il freddo è una delle
maggiori garanzie per avere alimenti sani ed evitare malattie e conservare e
trasportare alcuni prodotti sanitari, come i vaccini. Circa 10 anni fa uno
studio americano ha dimostrato che
più di 1600 decessi all’anno erano dovuti, almeno in
parte, alla gestione scorretta della temperatura delle derrate alimentari.
Anche il consumatore non sa come conservare
correttamente i prodotti. Ma vi sono problemi relativi alla gestione della
temperatura anche lungo la catena del freddo.