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Luigi Nano Coordinatore pratico dei corsi di tecniche frigorifere del Centro Studi Galileo
L’alimentazione per mezzo di tubo capillare presenta molti
vantaggi:
- E’ molto semplice, dato che non vi sono parti mobili, e
quindi, se ben progettata, è definitiva.
- Un tubo capillare è meno caro di una valvola termostatica.
- Anche il gruppo frigorifero è meno caro (non c’è il
ricevitore di liquido).
- Un’altra fonte di risparmio è data dal fatto che la
quantità di fluido frigorifero è ridotta.
- Durante l’arresto del compressore, le pressioni si
eguagliano e il motore elettrico non ha problemi a riavviare il compressore.
Il tubo capillare, proprio perché presenta questi vantaggi, è
utilizzato nei refrigeratori domestici, in quelli destinati alla conservazione
dei gelati, al “raffreddamento delle bottiglie”, nei condizionatori d’aria,
nella maggior parte delle vetrine refrigerate e nei piccoli refrigeratori
commerciali e, in generale, in tutti gli apparecchi che vengono prodotti in
catena di montaggio in serie.
Il tubo capillare può essere utilizzato nella maggior parte
delle installazioni commerciali oggi in uso.
Non può essere utilizzato, per diverse ragioni, nelle
installazioni che comportano un compressore di tipo “aperto”.
FUNZIONAMENTO
Il tubo capillare è un condotto per liquidi di dimensioni
molto ridotte che collega il condensatore all’evaporatore. Viene saldato alla
conduttura di aspirazione, su di una parte della sua lunghezza, per formare, in
modo economico, uno scambiatore di calore, oppure viene passato direttamente
all’interno della linea di aspirazione.
Quando è attraversato dal liquido, il suo diametro ridotto
permette di assicurare la caduta di pressione e, dunque, le condizioni
necessarie all’evaporazione.
Perché un tubo capillare sia attraversato dal fluido
frigorifero è necessario che si produca una differenza di pressione tra il
condensatore e l’evaporatore. Questa differenza di pressione esiste sempre
quando il compressore è in movimento, ma è chiaro che quando questa differenza
di pressione aumenta, la portata del capillare (la possibilità di lasciare
passare più fluido frigorifero) aumenta.
Ma, quando aumenta la differenza di pressione, la capacità e
il rendimento del compressore diminuiscono in quanto questo faticherà di più. E’
chiaro che vi sarà un determinato tubo capillare ottimale per un dato
compressore e un dato sistema frigorifero, per cui la produzione frigorifera
sarà al massimo del suo rendimento.
In regime di funzionamento ciclico, questa condizione ideale
non si verifica durante tutto il periodo di funzionamento del compressore ma, in
una installazione ben progettata, si verifica nei dintorni delle temperature di
progetto.
Non esiste un solo punto di equilibrio tra il compressore e
il tubo capillare, ma una vasta zona che si adatta alle differenze di pressione
quali quelle riscontrate nelle applicazioni frigorifere oggi in uso.
Se il tubo capillare è quello giusto, si ha, in condizioni di
progetto e di funzionamento standard, un condensatore con una temperatura quasi
del tutto uniforme, ad eccezione della prima parte del condensatore, che è
attraversata dai vapori surriscaldati e l’ultima in cui il liquido condensato si
accumula davanti al tubo capillare.
Se il tubo capillare non offre sufficiente resistenza al
passaggio del liquido (tubo troppo corto o di diametro troppo grande), lascia
passare più liquido di quanto il gruppo possa condensare. Ne risulta un’entrata
di vapore nel tubo capillare.
Dato che il vapore ha un volume molto più grande di quello
del liquido (30 volte maggiore nelle condizioni normali), ne consegue
automaticamente una riduzione di portata del tubo capillare e dunque una cattiva
resa dell’installazione. Invece, se il tubo capillare oppone troppa resistenza
al passaggio del fluido (tubo troppo lungo o diametro troppo piccolo), non sarà
in grado di far passare tutto il fluido che il gruppo può pompare e condensare.
Dunque, il liquido che non può essere evacuato dal tubo
capillare riempirà una parte del condensatore. Se la carica è corretta,
l’evaporatore sarà sottoalimentato. Se in questo ultimo caso si cerca poi di
alimentare correttamente l’evaporatore, aggiungendo magari del refrigerante,
l’eccesso di liquido si accumulerà nel condensatore, rendendolo in parte
inutile.
La pressione nel condensatore sarà troppo elevata e il
condensatore sarà più freddo nella parte inferiore mentre la sua temperatura
deve essere all’incirca costante dall’alto al basso (vedere schemi). Inoltre,
durante l’arresto del compressore, il fluido in più presente nel condensatore,
passerà nell’evaporatore in seguito all’equalizzazione delle pressioni e quando
il compressore si rimetterà in moto, la conduttura di aspirazione si riempirà di
liquido e formerà del ghiaccio (figure 1 e 2).
SCELTA
E
PROVA DI
UN
TUBO
CAPILLARE
Il tubo capillare deve essere scelto e provato con cura a
seconda delle caratteristiche particolari di ogni installazione.
ANNOTAZIONI CHE CONCERNONO IL TUBO CAPILLARE
Il tubo capillare deve essere rigorosamente pulito e
asciutto. Infatti raccoglie facilmente i vostri due nemici: l’umidità e le
impurità.
Quando il compressore si arresta, la pressione alta e quella
bassa si equalizzano. Se questa equalizzazione di pressione è molto lenta, può
verificarsi un’ostruzione parziale del tubo capillare o del filtro o un accumulo
di eccesso di liquido nel condensatore.
E’ necessario che il tubo capillare parta dalla parte più
bassa del condensatore in modo da evitare l’accumulo di liquido in eccesso
all’estremità del condensatore e all’entrata del tubo capillare (figura 3).
Si consiglia quasi sempre di porre un piccolo accumulatore
nel circuito, tra l’evaporatore e la conduttura di aspirazione. E’ possibile
così assorbire le variazioni di carica dovute alle differenze delle temperature
e dei volumi del refrigerante.
L’evaporatore non deve avere una capacità troppo grande. La
carica deve essere proporzionale alla potenza del gruppo.
I circuiti paralleli sull’evaporatore sono da evitare, a meno
che non siano stati progettati con molta cura.
Rischiano di accumulare l’olio se le velocità dei vapori
all’uscita sono bassi (inferiori a 4 m/s).
Le installazioni multiple (più evaporatori in serie su di un
solo compressore) non possono essere alimentate per mezzo di un tubo capillare a
meno che con particolare cura e alla condizione di studiare accuratamente
ogni singolo caso.
Ma le regolazioni risultano comunque lunghe e difficili.
Un tubo capillare deve essere manipolato con molta
attenzione. Se è piegato o appiattito, è inutilizzabile.
E’ indispensabile saldare o fissare il tubo capillare sulla
conduttura di aspirazione, per una lunghezza minima di
- si aumenta la produzione frigorifera dell’installazione per
sottoraffreddamento del liquido.
- si evita la condensazione sulla conduttura di aspirazione.
Un tubo capillare, lungo più di un metro saldato sulla
conduttura di aspirazione, deve essere arrotolato a forma di corona,
preferibilmente sul lato dell’evaporatore (vedere per esempio schema dello
scambiatore di calore in figura 4).
CARICA
Per le unità prodotte
in serie, anche in piccole serie, si consiglia, quando è stata determinata la
quantità esatta di refrigerante, di caricare con un dosatore sempre la stessa
quantità e di immettere il refrigerante sempre in forma di liquido.
Un metodo alternativo è quello di caricare lentamente
l’istallazione attraverso l’aspirazione mentre il compressore è in funzione.
Caricare lentamente in modo da non sovraccaricare il
compressore ma di mantenere sempre una pressione positiva.
Quando le temperature del refrigerante e del condensatore
sono diventate normali, continuate la carica fino a quando il ghiaccio compare
alla fine dell’evaporatore.
Lasciate, poi, che l’installazione giri per qualche ciclo di
funzionamento e di arresto per essere certi che il ghiaccio si mantenga alla
fine dell’evaporatore e che il sottoraffreddamento all’uscita del condensatore e
il surriscaldamento all’uscita dell’evaporatore siano corretti; altrimenti
modificate la carica.
Se la conduttura di aspirazione presenta del ghiaccio, vi è
troppo refrigerante. Se l’evaporatore non è coperto da una leggera brina, la
carica è insufficiente.
FILTRO-DESIDRATATORE A SETACCI MOLECOLARI