TORNA ALLA PAGINA INIZIALE
CENTRO STUDI GALILEO

Condividi

 

 

Ottimizzazione di compressori a vite compatti per applicazione con R134a

Hermann Renz, Bitzer Kuehlmaschinenbau GmbH Germany

1. Introduzione

Nel passato, refrigeratori di liquido e pompe di calore con compressori volumetrici sono stati utilizzati prevalentemente con il refrigerante R22. Le caratteristiche termodinamiche ed requisiti di sicurezza di questo refrigerante offrono delle basi particolarmente buone per un’elevata efficienza e sicurezza di funzionamento.

In Europa, in ragione dell’anticipato divieto di utilizzo dell’R22, i nuovi progetti sono stati adattati all’R407C. Questo refrigerante e' molto simile all’R22 in termini di resa frigorifera volumetrica, livelli di pressione e portata di massa; per questi motivi e' stato possibile adattare, con relativa semplicita', i compressori originariamente sviluppati per R22. In questo modo e' stato utilizzato in maniera poco intensiva l’R134a, sebbene fin da subito i costruttori di compressori a vite abbiano messo in evidenza i vantaggi derivanti dall’impiego di questo refrigerante alternativo. La tecnologia dell’R134a e' stata frenata principalmente a causa de il maggior costo del compressore.

2. Caratteristiche dei refrigeranti - Valutazioni riferite al compressore

Per una valutazione dei refrigeranti, con riferimento alla loro attitudine ad un determinato tipo di compressore, si possono avere valide informazioni da un confronto delle piu' importanti proprieta' termodinamiche. Accanto al livello di resa atteso e' anche possibile studiare il campo di applicazione piu' favorevole, ed anche fare una stima dei rendimenti volumetrico e isoentropico (efficienza).

Nell’ambito di varie analisi e programmi di ricerca R134a, R407C ed R410A si sono dimostrati come candidati particolarmente adatti per refrigeratori in sistemi di climatizzazione, pompe di calore ed altre applicazioni in alta temperatura.

Le caratteristiche termodinamiche di questi fluidi mostrano tuttavia considerevoli differenze che possono concretizzarsi in differenti livelli di prestazione ed efficienza a seconda del tipo di compressore.

2.1 Comparazione in termini relativi della potenza frigorifera

Il confronto rappresentato nella fig.1, riferito alla potenza frigorifera volumetrica, mostra degli scostamenti particolarmente ampi tra i singoli refrigeranti. I diversi risultati emergono dagli specifici dati termodinamici.

L’R134a occupa il limite inferiore della scala, dove per per il funzionamento di compressori a vite con economizzatore riconoscibile un incremento evidente. La relativamente ridotta resa frigorifera volumetrica dell’R134a comporta un equivalente aumento del volume generato, che nei compressori a vite puo' essere realizzato in modo tutto sommato semplice attraverso l’adozione di una coppia di rotori di maggiori dimensioni.

L’R407C risulta, come accennato inizialmente, molto vicino al refrigerante di riferimento R22. Il dimensionamento e la costruzione del compressore possono pertanto essere, nella sostanza, mantenuti gli stessi.

L’R410A mostra con evidenza i piu' elevati valori di resa, dai quali risulta un ridotto volume generato con conseguenti inferiori dimensioni geometriche. A prima vista questo appare un vantaggio, ma conduce per esempio nei compressori a vite ad una inferiore velocita' periferica dei rotori con effetti sfavorevoli sui rendimenti volumetrici e isoentropici (COP) – si vedano anche i paragrafi 2.2 e 3.

Fig. 1 Comparazione in termini relativi della potenza frigorifera volumetrica

2.2 Comparazione in termini relativi del coefficiente di prestazione teorico (COP)

Al contrario della resa frigorifera i coefficienti di prestazione teorici dei refrigeranti considerati si differenziano notevolmente meno (fig. 2).

Fig. 2 Confronto in termini relativi del coefficiente di prestazione teorico (COP)

 Risulta tuttavia evidente la rapida riduzione del COP dell’R410A per elevate temperature di condensazione, che va ricondotta alla ridotta temperatura critica (73C). Grazie a coefficienti di scambio termico relativamente elevati e a ridotte perdite di carico dell’R410A nell’evaporatore e nel condensatore, questo svantaggio puo' essere in parte compensato.

L’R134a mostra le migliori condizioni sull’intero campo di utilizzo. In connessione con il necessario aumento dello spostamento volumetrico e delle dimensioni dei rotori dei compressori a vite si ottengono, da un punto di vista reale, addirittura migliori condizioni.

Dalle maggiori dimensioni dei rotori si realizzano trafilamenti inferiori – riferiti allo spostamento volumetrico – con minori perdite per riflusso all’indietro durante la compressione. Oltre a questo, la ridotta differenza tra le pressioni di condensazione e di evaporazione dell’R134a gioca ulteriormente a favore (circa 67% e 45% rispetto a R407C e R410A rispettivamente). Queste condizioni sono decisive per l’ottenimento di efficienze isoentropiche e valori di COP particolarmente elevati con i compressori a vite ottimizzati per R134a.

2.3 Portata di massa del refrigerante / densita' del vapore

Nonostante forti differenze nella resa frigorifera volumetrica le portate di massa per una definita potenza frigorifera si trovano in un intervallo di circa il 10% rispetto all’R22. Il motivo di questo va visto nei rapporti di proporzionalita' tra densita' del vapore e portata volumetrica per questi fluidi.

Su queste basi e considerando le ridotte portate di massa assolute e densita' del vapore si possono ottenere delle perdite di carico di ridotta entita' nel compressore, scambiatori di calore e tubazioni.

Fig. 3 Comparazione in termini relativi delle portate di massa e delle densita' del vapore dei refrigeranti.3. Passi per lo sviluppo di efficienti compressori a vite per R134a

Come gia' accennato, esiste in generale la convinzione che i compressori per R134a siano sicuramente efficienti ma piu' costosi rispetto a quelli per gli altri refrigeranti. Questo e' spesso vero, dato che i compressori di media e grossa taglia solitamente vengono progettati per impiego universale con R134a, R22 e R407C (R404A, R507A). Lo spostamento volumetrico addizionale necessario con R134a porta a maggiori dimensioni geometriche dell’intero compressore. Il potenziale di riduzione dei costi e' circoscritto alla possibilita' di utilizzare un motore piu' piccolo ed e' per questo basso. Questa „regola" non trova facilmente eccezioni nei compressori alternativi e scroll, per il fatto che la cilindrata e la trasmissione del moto oppure il diametro della spirale definiscono in modo sostanziale le dimensioni della carcassa.

3.1 Struttura costruttiva dei compressori a vite compatti

I compressori a vite sono caratterizzati da una costruzione estremamente compatta. Il volume costruttivo specifico della sezione di compressione non viene raggiunto dalle altre due tecnologie.

I compressori contengono un separatore d’olio integrato strutturato in tre stadi con relativo sistema di gestione dell’olio. Nell’applicazione in refrigeratori di liquido questa soluzione costruttiva si e' rivelata particolarmente vantaggiosa.

Fig. 4 Struttura costruttiva di compressori a vite semiermetici compatti

3.2 Caratteristiche costruttive fondamentali

3.3 Regolazione di potenza con valvola a cassetto con connessione economizzatore integrata (ECO)

La richiesta di regolazione di potenza continua ha condotto allo sviluppo di una valvola di regolazione a cassetto adattata alla forma dei profili, disposta direttamente tra rotore principale e secondario.

La valvola a cassetto viene mossa idraulicamente in modo assiale per ottenere la regolazione della potenza (fig. 5). Una particolare caratteristica costruttiva di questa esecuzione e' che non viene ricircolato verso l’aspirazione del gas gia' parzialmente compresso, la compressione comincia, infatti ,solamente dopo che il volume di aspirazione e' stato ridotto.

Attraverso il comando delle valvole CR1…CR4 la regolazione di potenza puo' avvenire in modo continuo o a gradini (100-75-50-25%).

 

Fig. 5 Regolazione con valvola a cassetto dotata di canale integrato per economizzatore

Nella presente costruzione, nella ricerca di efficienza e sicurezza di funzionamento particolarmente elevate, una parte del canale di scarico e' integrato nella valvola di regolazione a cassetto (Fig. 5, vedasi "Contour for Vi adaptation"), in questo modo viene realizzato un controllo del Vi a carico parziale. Infatti il rapporto volumetrico intrinseco (Vi) rimane pressoche' costante fino a circa il 70% del carico. Con carico ancora minore, il Vi si riduce cosi' come ci si aspetta che sia ridotto il rapporto delle pressioni del sistema.

Un’ulteriore particolarita' e' la valvola a cassetto dotata di canale dell’economizzatore integrato (Fig.5, vedasi "Sliding ECO-Port"); questo consente il funzionamento di un circuito di sottoraffreddamento indipendentemente dalla condizione di carico del compressore.

3.4 Requisiti tecnici per un dimensionamento ottimizzato per R134a

Come discusso, i compressori a vite possono operare in maniera molto efficiente ed economica con R134a, dove tuttavia il necessario spostamento volumetrico deve essere incrementato in funzione della riduzione della resa frigorifera volumetrica (fig. 1).

La sfida consisteva in questo: raggiungere con un compressore a R134a, dotato di ingombri paragonabili al modello per R407C, la stessa resa ottenibile in precedenza solo aumentando la taglia del modello scelto tra i compressori per R407C ed R22.

Ulteriori prerequisiti per la gamma ottimizzata per R134a:

– Gestione dell’olio, caratteristiche costruttive di base, controllo della capacita' (con canale mobile dell’economizzatore) come nella gamma esistente

– rendimento isoentropico maggiore rispetto agli equivalenti modelli per R407C e R22

– massima temperatura di condensazione per funzionamento continuo: 65C per il funzionamento standard / 60C con economizzatore

– Vita utile dei cuscinetti – stessi criteri della gamma esistente

– Resistenza alla pressione e dimensionamento in termini di sicurezza – stessi criteri della gamma esistente (prEN12693, UL 984)

– Punti di fissaggio, connessioni di aspirazione, mandata ed ECO – posizione identica alla gamma esistente

3.5 Realizzazione costruttiva dei requisiti tecnici

Gli elementi determinanti per la geometria di base del compressore a vite compatto sono il motore, la coppia di rotori e il separatore dell’olio.

In ragione dell’assorbimento elettrico circa uguale, tendenzialmente anche inferiore, della versione ottimizzata per R134a, l’abbinamento dei motori elettrici e' identico a quello dei modelli di pari resa per R407C / R22. Con riferimento al raffreddamento con gas aspirato ed alla maggiore portata volumetrica sono stati necessari alcuni adeguamenti.

I profili dei rotori dei compressori a vite sono completamente sviluppati all’interno dell’azienda con tecnologia esclusiva, con rigidezza ed efficienza particolarmente elevate. Su questa base si e' potuto modificare il profilo in modo che il maggiore flusso volumetrico fosse ottenuto solamente con un 10% circa di incremento degli ingombri fondamentali dei rotori. In questo modo e' stato possibile attuare le necessarie modifiche costruttive alla carcassa dei rotori senza impatto sostanziale sulla forma esterna del compressore.

I cuscinetti, notoriamente robusti, sono rimasti gli stessi. In ragione: di una favorevole coppia resistente, di una ridotta differenza di pressione e di un basso livello di pressioni nelle camere dei cuscinetti si hanno delle condizioni addirittura migliori che nei modelli base per R407C e R22. Per effetto delle variate dimensioni nella zona dei rotori sono state necessarie delle modifiche alla finestra di scarico, alla valvola a cassetto ed alla flangia dei cuscinetti.

Approfondite analisi dei separatori dell’olio a tre stadi, originariamente sviluppati per i modelli a R407C e R22 hanno fornito gradi di separazione molto elevati nonostante l’incremento della portata volumetrica. I motivi risiedono nella limitata densita' del vapore e temperatura di scarico dell’R134a, che favoriscono una separazione dell’olio ottimale. Modifiche sono state quindi solo limitatamente necessarie.

3.6 Rendimenti dei compressori ottimizzati per R134a

Le misure prestazionali confermano l’influsso positivo dell’aumento della dimensione dei rotori. Notoriamente i compressori a vite usati nella tecnica del freddo sono caratterizzati da iniezione d’olio, che ha la funzione di sigillare le piccole fessure esistenti tra le diverse camere di compressione. In questo modo si puo' spiegare la dipendenza della caratteristica di resa e di efficienza dalla velocita' periferica dei rotori, dalla lunghezza delle fessure in rapporto alla portata volumetrica, dalla viscosita' dell’olio e dalla differenza di pressione tra le camere di compressione. Tutti i parametri nominati sono di influsso positivo per questa nuova gamma e spiegano cosi' i buoni risultati.

Il seguente confronto si basa sul comportamento del rendimento isoentropico in dipendenza delle condizioni di servizio. Con il prodotto tra rendimento isoentropico e coefficiente di prestazione teorico (COP) si possono determinare i valori reali ottenibili, dove occorre allo stesso modo anche considerare le differenze tra i refrigeranti (fig.2).

Fig. 6 Rendimento isoentropico – Confronto tra un compressore a vite compatto CSH8591-140Y (R134a) ed un compressore scroll da 25 HP (R407C).

Nel campo di applicazione tipico dei refrigeratori di liquido (SST da 0 a 5C), il confronto evidenzia un vantaggio dal 5 al 7% circa per i compressori a vite rispetto ai compressori scroll generalmente descritti come superiori. Se si considera anche che il coefficiente di prestazione (COP) dell’R134a e' dal 2.5 al 4.5% maggiore, si ottengono vantaggi a favore dei vite compatti a R134a fino a circa il 10%. Non e' stato inoltre considerata l’influenza spesso negativa del glide di temperatura dell’R407C nel condensatore, che puo' portare a temperature di condensazione superiori con la conseguenza di una ulteriore riduzione del COP.  

 4. Comportamento della potenza e dell’efficienza a carico pieno e parziale

4.1 Regolazione della potenza e caratteristica di funzionamento

I compressori a vite sono dotati di una regolazione della potenza particolarmente efficiente – si veda [2] ed il paragrafo 3.3 –, che puo' essere azionata in modo continuo oppure a quattro gradini. E’ generalmente noto e documentato da analisi, che il comportamento dinamico e la risultante efficienza di un impianto frigorifero ovvero di un refrigeratore di liquido sono determinate in modo fondamentale dalla qualita' della regolazione. Sotto questo profilo il compressore a vite, attraverso la possibilita' di una esatta modulazione della potenza in funzione del carico reale e' superiore a qualsiasi tipo di regolazione di tipo ON/OFF dei singoli compressori.

Se in un ipotetico sistema con due compressori per circuito viene spento uno dei due compressori (riduzione a circa 50% della potenza) si ha una evidente diminuzione della temperatura di condensazione. Da questo risulta una evaporazione parziale del refrigerante liquido (formazione di flash-gas nella linea del liquido), la cui temperatura e' ancora ad un livello superiore. Come conseguenza si verificano dei disturbi di regolazione nella valvola di espansione nell’alimentare l’evaporatore, con effetti sfavorevoli in termini di resa e di efficienza. Allo stesso modo all’accensione di un compressore (potenza raddoppiata) si hanno forti pendolazioni nel circuito di regolazione, spesso associate ad insufficiente surriscaldamento ed alle conseguenti deviazioni dalle condizioni di servizio ottimali.

4.2 Valutazione del comportamento prestazionale tramite "Integrated Part Load Values" (IPLV)

Il descritto comportamento dinamico di un sistema ed i suoi effetti vengono spesso sottovalutati o erroneamente quantificati. I confronti (calcolati) dell’efficienza a carico parziale integrata (IPLV) si basano sostanzialmente su condizioni statiche, con cui dovrebbe venire simulato un funzionamento reale. Pertanto non in e' realta' corretto confrontare direttamente con questo metodo sistemi con caratteristica dinamica differente.

Tuttavia questo tipo di calcolo e' piu' realistico del puro confronto dei consumi energetici e dell’efficienza a pieno carico in condizioni nominali.

Il seguente confronto (fig. 7) mostra, che i vite compatti offrono chiaramente condizioni favorevoli anche senza considerare i vantaggi derivanti dal comportamento dinamico di sevizio. Questo risulta particolarmente evidente nelle condizioni di carico da 100 a 50%, che corrispondono ad un peso totale di circa 80%.

 

Fig. 7 Confronto dei coefficienti di prestazione dei compressori in condizioni di carico pieno e parziale in condizioni operative tipiche dei refrigeratori di liquido.

Le condizioni di riferimento ed i pesi percentuali nei vari gradini di potenza (100/75/50/25%) si basano sul calcolo ESEER di EUROVENT [3]. L’ESEER definisce valutazione dell’IPLV per l’Europa. Per questo motivo si hanno delle differenze rispetto alla norma ARI 550 / 590 usualmente applicata in USA.

Altre condizioni per il confronto:

Refrigeratore con compressori a vite compatti (R134a) – 2 circuiti separati ognuno dotato di 1 compressore – regolazione della potenza a 4 gradini o continua per ogni circuito

Refrigeratore con compressori scroll (R407C) – 4 circuiti separati ognuno dotato di 2 compressori – regolazione della potenza a 4 gradini (compressore ON/OFF) per ogni circuito

Condizioni operative di riferimento (per ambedue i refrigeratori) nel gradino di potenza del 100%: – Temp. di evaporazione (SST) +2C / Surriscaldam. in aspirazione (SH) 5 K – Temp. di condensazione (SDT) 50C / Sottoraffreddam. del liquido (SC) 2 K

5. Conclusioni

Grazie alle sue caratteristiche termodinamiche l’R134a offre delle condizioni molto favorevoli per un impiego efficiente di compressori a vite in medie e alte temperature di evaporazione. E’ tuttavia svantaggiosa la bassa resa frigorifera volumetrica, che conduce ad un elevato costo specifico nel caso di usuali modalita' costruttive del compressore.

Con una nuova generazione di vite compatti, ottimizzati per R134a, e' stato possibile incrementare in modo sostanziale lo spostamento volumetrico senza modificare la geometria esterna del compressore. In questo modo vengono raggiunte, ad un costo analogo, rese frigorifere identiche a quelle del modello rispettivamente piu' grande scelto dalla gamma nata per R407C ed R22. Caratteristica fondamentale sono inoltre i veramente elevati rendimenti isoentropici, elemento base per un consumo energetico estremamente contenuto.

Congiuntamente ad un controllo della capacita' particolarmente efficiente (a 4 gradini o continuo) e' possibile raggiungere una elevata qualita' di regolazione e di conseguenza la migliore efficienza del sistema. Anche nella cosiddetta valutazione di IPLV, i refrigeratori dotati di compressori a vite compatti ottimizzati per R134a ottengono risultati di massimo livello.

Indicazioni di letteratura e riferimenti:

[1] Bitzer Refrigerant Report A-501

[2] H. Renz – Compressori a vite dotati di avanzata modulazione di capacita'
e porta dell’economizzatore mobile – X EUROPEAN CONFERENCE – Politecnico di Milano 6/2003

[3] EUROVENT-CECOMAF – European Committee of Air Handling and Refrigerating Equipment Manufacturers