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Frigoriferi e climatizzatori
senza gas a effetto serra,
per ridurre il riscaldamento globale
Il Parlamento Europeo ha adottato due raccomandazioni riguardo a un regolamento generale che ha lo scopo di ridurre le emissioni di gas fluorurati e a una direttiva piu' specifica che riguarda gli impianti di climatizzazione delle autovetture.
I gas fluorurati, meno familiari del CO2, contribuiscono almeno per il 5% all'effetto serra. L'Unione europea e, soprattutto, il Parlamento intendono inquadrare e ridurne fortemente la produzione. Questi gas sono presenti in particolare nei condizionatori d'aria, nei frigoriferi e nelle schiume isolanti. Ma si trovano anche nelle suole di alcune scarpe sportive sofisticate. Il potenziale di riscaldamento globale (GWP) dei gas fluorurati ad effetto serra e' alto e molti di questi tendono a permanere nell'atmosfera per lunghissimi periodi di tempo, si parla anche di 50.000 anni. Ad esempio, la Commissione valuta che il potenziale di riscaldamento globale dell'esafluoruro di zolfo sia 23.900 volte maggiore di quello del biossido di carbonio (CO2), il cui GWP e' pari a 1. Qualora non siano intraprese misure appropriate, la Commissione stima che le emissioni di gas fluorurati passeranno da 65,2 milioni di tonnellate equivalenti di biossido di carbonio nel 1995 a 98 milioni nel 2010.
La finalita' generale dei provvedimenti adottati dalla Plenaria e' quindi di fornire un contributo significativo al raggiungimento dell'obiettivo fissato per l'Unione dal Protocollo di Kyoto mediante l'introduzione di misure di riduzione efficaci sotto il profilo dei costi. Gli interventi volti a ridurre le emissioni di gas fluorurati devono, infatti, essere esaminati nel contesto piu' ampio della lotta ai cambiamenti climatici.
Niente calendario
Il Parlamento ha poi bocciato tutti gli emendamenti proposti dalla sua commissione per l'ambiente riguardo al calendario per l'eliminazione dei gas fluorurati da una serie di apparecchi: sistemi di refrigerazione domestica o industriale, climatizzatori fissi, schiume isolanti, aerosol.
E' stato cosi' seguito il suggerimento del commissario Stavros DIMAS secondo il quale era preferibile adottare questo tipo di decisioni dopo aver effettuato uno studio d'impatto. D'altra parte, i deputati chiedono all'Esecutivo di elaborare, entro la fine del 2008, nuove proposte legislative per i sistemi di climatizzazione diversi da quelli impiegati nelle vetture e per i sistemi di refrigerazione nei trasporti.
Misure piu' restrittive
I deputati rafforzano le disposizioni previste in materia di etichettatura degli apparecchi, nonche' quelle relative ai controlli, alla formazione professionale e alla certificazione delle imprese che manipolano questi gas. Inoltre, per aiutare le piccole e medie imprese, e' chiesto che sia reso loro accessibile un registro europeo che elenca tutte le eventuali misure adottate in uno Stato membro per limitare la commercializzazione di taluni prodotti. Infine, diversi emendamenti adottati dalla Plenaria hanno lo scopo di autorizzare gli Stati membri che lo auspicano ad adottare o conservare talune misure piu' restrittive, soprattutto se s'iscrivono nella loro politica di attuazione del Protocollo di Kyoto.
Vetture piu' pulite dal 2011
In materia di impianti di climatizzazione sui veicoli a motore, i deputati sostengono ampiamente la posizione comune del Consiglio. Pertanto, nulla si oppone all'obiettivo perseguito: l'eliminazione dei gas fluorurati con un potenziale superiore a 150 nei nuovi modelli a partire dal 2011 e per tutti i veicoli a partire dal 2017. Questa soglia eliminera' alcuni gas attualmente utilizzati da taluni produttori, come l'HFC-134a ma permetter il ricorso all'HFC-152a che ha un potenziale di 10, e dovrebbe incoraggiare l'innovazione.
L'industria italiana dei climatizzatori
La questione appare di grande rilevanza per il nostro Paese in quanto l'Italia e' il piu' importante produttore ed esportatore europeo di apparecchi per impianti di climatizzazione, nonche' il piu' grande mercato di assorbimento di questi prodotti. In Italia, il settore industriale dei costruttori di apparecchi e componenti per impianti di climatizzazione conta 6.750 addetti e, nel 2004, ha fatturato 1,65 miliardi di euro, con una quota di esportazione del 39%. Non da ultimo, e' importante ricordare che in Italia vi e' anche una produzione di gas fluorurati per un valore di 120 milioni di euro l'anno, di cui il 60 % e' destinato al territorio italiano e il restante 40 % e' esportato.