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CENTRO STUDI GALILEO

 

OTTIMIZZAZIONE DELLA FORMAZIONE
IN RISPOSTA ALLE RICHIESTE INTERNAZIONALI

Marco Buoni Segretario Associazione dei Tecnici italiani del Freddo-ATF

Il patentino frigoristi è alle porte ma già c’è una provincia d’Italia che ha da tempo un albo dei frigoristi ufficialmente riconosciuto. Infatti all’interno della Camera di Commercio di Bolzano (provincia autonoma con particolari poteri legislativi) vi è l’albo dei frigoristi con diritti e doveri ben definiti e quindi, per  poter entrare a far parte di questa categoria e svolgere questa professione, il candidato deve sostenere un esame di verifica con domande e risposte. Lo statuto del frigorista per la prima volta è stato realizzato nel 1997 e da allora 2 presidenti si sono succeduti a capo di questa categoria legalmente riconosciuta e tra questi c’è Oskar Zorzi padre e fondatore dei frigoristi di Bolzano, che lo scorso maggio è tornato ad essere presidente a seguito della morte del precedente presidente che rimasto vittima dell’esplosione di una bombola di ammoniaca, di cui tanti giornali nazionali hanno parlato all’inizio dell’anno. Il Presidente Zorzi, essendo da alcuni anni fuori da questi compiti istituzionali, si è rivolto alla nostra associazione per informazioni sulle ultime normative e sulle nostre attività; durante l’incontro, tenutosi nella nostra sede di Milano lo scorso maggio, abbiamo avuto modo di confrontarci sulla normativa più avanzata della Provincia Autonoma di Bolzano. Nasce così una stretta collaborazione tra l’Associazione italiana dei Tecnici del Freddo e la categoria dei frigoristi di Bolzano, Quindi, essendo ora in procinto di entrare in vigore il patentino frigoristi in tutta Italia, il nostro Paese si può avvalere dell’esperienza della Camera di Commercio di Bolzano e della categoria dei frigoristi altoatesini.

Come più volte ripetuto, il patentino frigoristi nasce da un’esigenza ambientale ed in particolar modo dalla necessità di prevenire o (ormai è meglio dire) di curare il surriscaldamento terrestre dovuto ai gas cosiddetti ad effetto serra, primo fra tutti l’anidride carbonica CO2 e poi i gas HFC, meno conosciuti dal pubblico, ma per il nostro settore molto più importanti.

Per diminuire il problema dovuto ai gas HFC le regolamentazioni sulla politica da adottare nei prossimi anni nel nostro settore sono molto chiare, invece per ridurre le emissioni di CO2 le cose sono forse ancora più complesse. Infatti o ci priviamo dei comfort fino ad ora raggiunti oppure più semplicemente dobbiamo cambiare le nostre abitudini di spreco energetico, puntando al risparmio dell’energia per gli impianti che già abbiamo e valutando  soprattutto il consumo energetico per gli impianti che dovremo andare ad installare. Questa sarà comunque una scelta sempre più obbligata, anche a causa della nuova politica ambientale che ha negli ultimi anni istituito il principio del  "chi inquina paga", coloro che causano danni all'ambiente devono sostenere i costi per ripararli, o rimborsare tali danni.

Nella sede dei corsi del Centro Studi Galileo a Milano negli ultimi 5 anni sono stati sviluppati particolarmente i corsi sul risparmio energetico fino a rendere questa sede un centro di eccellenza, a livello italiano, su questo genere di tecnologie, molto in auge nell’ultimo periodo e sempre più richieste in futuro. Vengono infatti proposti incontri settimanali sulle energie solari termiche e fotovoltaiche, impianti geotermici, oltre che corsi pratici su questi argomenti con installazione e montaggio di impianti termici e fotovoltaici su struttura (vedi video esempio del corso, con montaggio dei pannelli solari termici, su www.centrogalileo.it)

Da qui al 2020 gli obiettivi fissati dall'Unione Europea sono: + 20% di produzione da fonti rinnovabili, - 20% di emissione di gas serra, + 20% di risparmio energetico, +10% di biocarburanti ricavati non da fonti alimentari, ma da cellulosa e residui legnosi: mantenere i boschi produce energia e fa bene ai boschi (fonte Regione Piemonte - Manifesto per l'indipendenza energetica dal petrolio).

Dal punto di vista del risparmio energetico e del rispetto del clima nascono diverse normative tra cui appunto la molte volte nominata 842 per il controllo delle sostanze fluorate responsabili dell’effetto serra e anche la direttiva sui rifiuti di apparecchiature elettriche ed elettroniche (potremmo anche aggiungere, sempre in questa direzione, la raccolta differenziata dei rifiuti domestici).

In particolare La "Direttiva RAEE"  è basata sul principio già accennato sopra, secondo il quale chi inquina paga. Per ottemperare questo principio, il finanziamento e l'organizzazione della raccolta e del trattamento dei rifiuti RAEE sono posti in capo ai produttori di apparecchiature elettriche ed elettroniche e, a partire dalla data di entrata in vigore in Italia del "Decreto RAEE", il 1° settembre 2007 (DM 185/200), i produttori sono liberi di far pagare un eco-contributo al momento dell'acquisto di un'apparecchiatura nuova come frigoriferi, split e apparecchi di refrigerazione e condizionamento. I produttori, ai sensi del D.Lgs. 151/2005, sono tutti coloro che fabbricano o importano un prodotto elettrico o elettronico, oppure lo commercializzano con proprio marchio, indipendentemente dalla provenienza geografica del bene, ovvero tutti coloro che per primi immettono il prodotto sul mercato e dunque ne sono responsabili. I distributori (ovvero i soggetti che vendono i prodotti nuovi agli utenti finali) sono tenuti all'obbligo del ritiro dell'apparecchio da buttare al momento dell'acquisto di un nuovo apparecchio equivalente.

Tutte queste norme derivano da una politica comune mondiale dettata dalle Nazioni Unite ed in particolare dal reparto ambientale UNEP che, con il Protocollo di Kyoto,  hanno messo regole più ferree, all’inquinamento globale e globalizzato.

Anche da questo punto di vista la nostra associazione è molto attiva: con l’UNEP, il reparto ambientale delle Nazioni Unite, organizza ogni 2 anni un convegno internazionale sulle ultime tecnologie del freddo e del condizionamento (il prossimo si terrà il 12-13 giugno 2009 presso il Politecnico di Milano e vedrà la partecipazione dei maggiori esperti e presidenti delle maggiori associazioni ed enti mondiali, UNEP, MINSTERO AMBIENTE, IIR, ASHRAE, ARI) e pubblica una rivista internazionale, in lingua inglese, sulla quale gli stessi esperti discutono dei problemi ambientali (lo scorso International Special Issue scaricabile su www.associazioneATF.org è stato consegnato alle ultime conferenze sul Protocollo di Kyoto: a Bali in Indonesia  è stato distribuito ai ministri e capi di stato interessati ai problemi ambientali della refrigerazione e condizionamento (ricordiamo infatti che il settore è responsabile per il 15% del problema dell’effetto serra a causa del consumo di energia per lo più elettrica degli impianti e alle emissioni di refrigerante, se questo non è confinato in modo corretto negli impianti stessi)

A compimento di queste attività mensilmente si sono tenute e si terranno nella sede centrale UNEP di Parigi incontri con i direttori UNEP per sviluppare le attività di collaborazione tra UNEP e Associazione dei Tecnici del Freddo.

Questi incontri periodici non solo ATF-Nazioni Unite, ma pure tra ATF-Istituto Internazionale del Freddo di Parigi e le principali associazioni europee (AFF-AREA-IFFI Parigi-EPEE- ASHRAE-APIRAC Portogallo-APA Bolzano-ecc…) portano sempre più ad ottimizzare l’attività didattica ATF non solo a livello internazionale ma soprattutto a ottimizzarne, a livello nazionale, la qualità: qui di seguito elenchiamo i prossimi corsi nelle varie sedi italiane.


Incontro nel parco della sede corsi ATF di Milano tra il presidente della categoria frigoristi dell’APA di Bolzano: Oskar Zorzi, al centro, eil direttore del Centro Studi Galileo, alla sua destra,  e il segretario dell’Associazione dei Tecnici del Freddo, a sinistra. L’APA è l’unica istituzione in Italia che ha già intrapreso un riconoscimento della figura dei frigoristi, creando per loro un apposito albo professionale.


La consegna dell’attestato alla conclusione del corso di Tecniche Frigorifere. Nello stesso corso a Casale Monferrato l’ultimo giorno viene svolto un esame-test ATQ (Attestato Tecnico di Qualità) per verificare le conoscenze dei partecipanti. Infatti a seguito delle ultime regolamentazioni europee sono richieste da parte dei Tecnici che vogliono effettuare operazioni sugli impianti di refrigerazione, condizionamento e pompa di calore conoscenze ben specifiche e elencate nei documenti scaricabili su www.associazioneATF.org che sono anche argomento di tutti i corsi organizzati dall’Associazione dei Tecnici del Freddo


Foto conclusiva con consegna dell’attestato di partecipazione al corso di Tecniche Frigorifere svolto nella sede principale del Centro Studi Galileo a Casale Monferrato per i tecnici di nazionalità slovacca appartenenti ad una nota ditta produttrice di compressori domestici e commerciali.