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CENTRO STUDI GALILEO

 


 I TECNICI DEL FREDDO E LE NUOVE TECNOLOGIE
PER IL PROGRESSO ECONOMICO

Marco Buoni - Segretario Associazione dei Tecnici del Freddo ATF

L’importanza della nuova figura del tecnico delle energie del freddo e del condizionamento presentata  a livello europeo dall’associazione dei tecnici del freddo e dal centro studi galileo

Le nuove tecnologie nella refrigerazione e condizionamento rappresentano sicuramente il futuro del nostro Paese, sia dal punto di vista produttivo, cioè le aziende manifatturiere italiane dovranno indirizzarsi verso questa direzione, sia dal punto di vista dell’installazione e della distribuzione, in quanto i tecnici dovranno conoscere e saper mettere le mani su impianti di nuova generazione.

La concorrenza dei paesi in cui la produzione ha costi molto più bassi del nostro, come l’India o
la Cina, è molto alta: in tali paesi il costo della manodopera è molto basso e così resterà per diversi anni ancora; non conviene quindi fare la guerra sui prezzi ma sulla qualità.

Il nostro Paese e quindi le industrie manifatturiere devono immettere sul mercato prodotti ad alta qualità e tecnologia.

Si può dire la stessa cosa per l’installazione e la manutenzione? Fino ad ora pensavamo di no, in quanto gli installatori non possono arrivare dalla Cina, ma devono essere locali per poter fornire un servizio veloce ed efficiente.

Ciò non è più vero, in quanto, con l’apertura sempre più estesa del mercato comune europeo verso est, da questi paesi potranno venire i tecnici che installeranno i nostri impianti di refrigerazione e condizionamento; ottimi tecnici con prezzi molto competitivi.

Ne è un esempio il tanto nominato idraulico polacco che sta conquistando le sponde d’Oltremanica.

Basti pensare che in Inghilterra il governo stima che la comunità polacca abbia superato il
 1.000.000 di unità (molti laureati e comunque quasi tutti qualificati professionalmente), senza contare le altre comunità dell’est europeo.

Giustamente tutti questi installatori, così come i nostri, potranno liberamente circolare e lavorare in tutti gli Stati dell’Unione Europea.

Gli ordini si indirizzeranno verso questi tecnici i quali offriranno i loro servizi a prezzi migliori?
 

Ovviamente ritorniamo sul discorso precedente: noi italiani dobbiamo puntare su qualità, qualificazione e certificazione, così possiamo proporre al cliente un lavoro qualitativamente buono.

E cosa significa un lavoro qualitativamente buono?

Significa essere preparati, propriamente formati, conoscere le nuove tecnologie, e ancor di più, ovviamente, le vecchie, conoscere e applicare correttamente le normative e le leggi vigenti in ciascun stato, ottimizzare l’efficienza energetica, permettendo al cliente il minor consumo, massimizzando così i benefici per l’ambiente nostro, dei nostri figli e dell’Italia intera.

L’Associazione dei Tecnici del Freddo, come più volte enunciato in questa rubrica, qualifica i Tecnici del Freddo offrendo loro la possibilità di partecipare, alla fine del corso base di Tecniche Frigorifere a Casale Monferrato, all’esame finalizzato all’ottenimento dell’Attestato Tecnico di Qualità-ATQ, per comprovare la propria competenza.

E’ chiaro a tutti che
la Comunità Europea, ormai da parecchi anni, vuole essere nel mondo la capofila di questa evoluzione tecnologica, finalizzata al miglioramento energetico e ambientale. Questo fenomeno è facilmente osservabile, non solo nel nostro settore degli impianti di refrigerazione e di condizionamento, ma per esempio anche in quello delle automobili che si presta bene a valutazioni, in quanto è sicuramente un settore simile al nostro, ma decisamente più maturo, anche per i maggiori numeri in gioco. Le automobili europee sono quelle maggiormente efficienti dal punto di vista sia energetico sia ambientale, ed inoltre sono qualitativamente buone. Le auto americane sono in crisi, consumano energia, sono qualitativamente meno competitive. Le auto giapponesi, che hanno trainato il mercato per la qualità negli anni 80-90, sono anch’esse in crisi, sempre buone qualitativamente, ma, ad eccezione di poche marche, come la Toyota, sono meno competitive energeticamente e hanno investito meno nelle nuove tecnologie. Questa tendenza sicuramente è stata trainata dalle normative europee per il rispetto delle emissioni inquinanti (le famose EURO 4 – 5 etc…).

Allo stesso modo sta accadendo nel nostro settore della refrigerazione e condizionamento.

In questo ambito sono in seno alla commissione europea numerose iniziative per la promozione delle energie rinnovabili e del risparmio energetico (ricordiamo il progetto europeo EMTEU Energy Managment Technician, in Euroepan Union, dell’Associazione dei Tecnici del freddo e del Centro Studi Galileo, del quale abbiamo già parlato diffusamente) , tra queste l’estensione dell’etichettatura ad un sempre maggior numero di apparecchi, non solo a quelli che vengono oggi venduti nei supermercati, come le lavatrici, i frigoriferi ecc...

Tra questi impianti vi sono tutti quegli impianti di refrigerazione e condizionamento che già non rientravano in questa lista e, molto probabilmente e giustamente, in futuro potrebbero rientrarci.


Molti sono stati gli apprezzamenti in quanto molti sono i paesi che, dovendo effettuare la conversione dei vecchi impianti di refrigerazione, puntano ad un passaggio diretto ad impianti con maggiore efficienza e minor impatto ambientale. Nella foto Didier Coulomb nella mostra allestita per l’occasione mentre presenta il documento.


Particolare importanza riveste e rivestiranno sempre di più le competenze professionali in quanto è richiesto un servizio sempre più qualificato e di qualità. L’Associazione dei Tecnici del Freddo organizza ormai da quasi 3 anni nella sua sede principale di Casale Monferrato il corso per l’ottenimento dell’Attestato Tecnico di Qualità ATQ per il riconoscimento delle competenze acquisite nell’ambito della refrigerazione e condizionamento.
Nella foto, conclusione di un corso di Tecniche Frigorifere nella sede del Centro Studi Galileo di Roma.


La presentazione e il lancio del documento UNEP-IIR-ATF-CSG sulle tecnologie di risparmio energetico nella refrigerazione di presentazione del XIII Convegno Europeo. Da sinistra il rappresentante del Ministero italiano dell’Ambiente Alessandro Peru, il direttore dell’Istituto Internazionale del Freddo Didier Coulomb, il rappresentante del Qatar.., il direttore UNEP Rajendra Shende e i rappresentanti del Kuwait


Il direttore dell’Istituto Internazionale del Freddo IIR Didier Coulomb, con cui l’Associazione dei Tecnici del Freddo e il Centro Studi Galileo collaborano da più di un decennio, durante la conferenza delle Nazioni Unite UNEP sul Protocollo di Montreal, ha presentato ai delegati presenti, provenienti da ogni stato del mondo, il documento sulle tecnologie attualmente disponibili per il miglioramento energetico e ambientale degli impianti di refrigerazione e condizionamento.