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ELIMINAZIONE DELL'R-22
G. Rolotti - Arkema
Dall’1 gennaio del
2010, non verrà più installato nei nuovi impianti HVACR il refrigerante R-22.
L’industria e il commercio sono pronti?
Nota dell’autore: Le
dichiarazioni,
le informazioni
tecniche e le raccomandazioni contenute nel presente articolo si possono
considerare attendibili così alla riportata data attuale. Dato che
le condizioni
e i
metodi sull’uso del prodotto e delle informazioni
relative non sono sotto il controllo dell’autore e di Arkema Inc, entrambi non
hanno responsabilità sui risultati ottenuti o raggiunti con l’uso del prodotto o
affidabilità delle informazioni.
Le informazioni qui fornite, si riferiscono al prodotto specifico progettato, e
non possono essere applicabili qualora questo venisse usato in combinazione con
altri materiali o altri processi. Prima della commercializzazione, l’utente
dovrebbe completamente verificare qualsiasi applicazione, e inoltre si consiglia
di rispettare i passi necessari per non
violare
i
brevetti del prodotto.
L’eliminazione nel
2010 dei refrigeranti R-
La maggior parte
dei produttori di parti e componenti dell’HVACR, come i produttori chimici,
speravano in una tranquilla transizione dall’R-
OEMs (Original
Equipment Manufacturer – I costruttori) e il futuro:
Il quadro dell’eliminazione è più
chiaro per i produttori di impianti (OEMs); la maggior parte ha, in tempi brevi,
preso una decisione su quale refrigerante usare per progettare nuovi impianti,
preparare la loro produzione base, gli approvvigionamenti, le linee di
produzione, etc. Non
tutti però si sono impegnati
pienamente a realizzare un progetto o ad orientarsi verso una scelta specifica
del refrigerante. Perfino quando è utilizzabile e disponibile un nuovo progetto,
la differenza di costo tra l’R-22 e i sostituti ha creato una sfida nelle
vendite di progetti di nuovi impianti (n.d.r. In Europa a partire dal 2000 sono
stati vietati i nuovi impianti con R22).
Tuttavia, esistono
varie scelte per la sostituzione dell’R-22. Per i
settori di condizionamento aria residenziali, commerciali leggeri sino al
commerciale più grande, la scelta schiacciante è l’R-410A.
Ma
questo refrigerante, una miscela di R-32 e R-125 con glide molto basso, presenta
caratteristiche molto differenti dall’R-
Per esempio, può essere necessario
aumentare il numero dei serbatoi dei refrigeranti superando la capacità di
immagazzinamento dell’azienda. A questo proposito, anche se sono disponibili le
linee
di produzione, la progettazione degli impianti e la
sostituzione dei refrigeranti, si potrebbe presentare il problema che non vi è
più sufficiente
spazio fisico
per contenerle.
Il prezzo e la disponibilità dell’acciaio, e altri
problemi-
come le tubazioni all’interno
dell’impianto, nuove stazioni di carica,
attrezzatura per i test- complicano ulteriormente la situazione.
L’enigma del retrofit
Le cose appaiono ancora poco chiare
quando si prende in considerazione la scelta del retrofit per la sostituzione
dell’R22. Una situazione che richiama alla memoria quella di diversi anni fa
quando venne imposta l’eliminazione dell’R-12 e dell’R-502, ed entrarono nel
mercato numerose possibili sostituzioni. Dalle diverse, e qualche volta ampie,
richieste di gamma del “drops-in” al miglioramento dell’efficienza e della
capacità.
Bisogna ricordarsi che l’unico
refrigerante che può comportarsi veramente come l’R-22
è lo stesso R-22. Usare un altro refrigerante
richiede dei compromessi
che determinano in gran misura la scelta del
refrigerante. Qualsiasi imprenditore, proprietario di impianti, catena di
supermercati, etc. deve possedere un progetto per far fronte ai possibili
aumenti di prezzo e/o alla disponibilità del refrigerante
R22 entrambi problemi che potrebbero esserci, viste
le rigide regole nell’eliminazione introdotte dall’U.S. Environmental Protection
Agency (EPA) (n.d.r.
e dal Protocollo di Montreal). I proprietari di
impianti avranno tre scelte base: sostituire l’attuale impianto con uno nuovo,
retrofit degli impianti esistenti; oppure non fare niente e continuare ad
acquistare l’R-22 fino a quando sarà disponibile a livello commerciale.
- Sostituire l’attuale
impianto R-22 con uno dei nuovi impianti alternativi selezionati:
Questa è probabilmente
l’opzione
più costosa, almeno a breve termine. I vantaggi sono evidenti: i sistemi
migliori con le tecnologie più aggiornate e progettate specificatamente per
soddisfare i bisogni dei proprietari, come: un’efficienza migliore, maggior
rendimento e caratteristiche superiori rispetto agli attuali impianti. Il prezzo
è abbastanza elevato, così mentre in alcuni casi potrebbe rappresentare
l’opzione migliore, risulta necessario considerare attentamente la redditività
del costo, la disponibilità dell’impianto da parte delle aziende produttrici, la
manodopera, il prezzo per rimodernarli e qualsiasi altro costo nascosto.
- Retrofit degli impianti
usando uno dei refrigeranti già presenti sul mercato
effettuando
il retrofit di un vecchio impianto progettato per l’R-22
usando
un nuovo refrigerante a idrofluorocarburo (HFC)- allunga semplicemente la vita
di quel sistema oltre la data di eliminazione dell’R-22. Effettuare il retrofit
rappresenta, in poche parole, un compromesso di bisogni, costi, manodopera e
produttività. Prima di compiere una scelta,
i proprietari o i manutentori cercano di risolvere
il problema riguardante il “dilemma dell’eliminazione” . A questo riguardo
emergono diverse domande:
Per quanto tempo potrò utilizzare l’impianto?
La
risposta dipende dall’età del sistema. Gli impianti più nuovi possono già essere
dotati di tutte le tecnologie più avanzate, annullando la necessità - o anche il
vantaggio - della sostituzione. Eccellenti candidati al retrofit sono in
particolare gli impianti che devono durare solamente qualche anno. Per gli
impianti che non sono né troppo giovani e né troppo vecchi, bisogna controllare
l’affidabilità, la richiesta di manodopera per il ripristino, l’adattamento
della potenzialità del sistema a i carichi di raffreddamento, etc. Potrebbe
essere anche possibile che il sistema fosse già munito
di componenti che permettono l’uso di
refrigeranti di nuovo tipo.
Quanta manodopera sono disposto a investire nel
retrofit? Mentre non esiste nessun vero retrofit
drop-in - senza considerare gli effetti del mercato e la pubblicità - alcuni
refrigeranti per il retrofit potrebbero risultare più facili all’uso. Nella
maggior parte dei casi, un semplice retrofit fornirà i valori richiesti e
manterrà la capacità frigorifera o di condizionamento -
ma
sacrificando l’efficienza energetica dell’unità e quindi i costi di
funzionamento. Investire del lavoro nel retrofit potrebbe migliorare di gran
lunga le prestazioni del sistema - anche se si usa lo stesso refrigerante
retrofit. Questo miglioramento può avvenire attraverso la sostituzione dell’olio
presente nell’impianto con un olio più miscibile,
pulendo internamente il sistema dall’olio in eccesso
accumulatosi dopo anni di servizio, o anche sostituendo una valvola d’espansione
termostatica (TXV) a causa di una richiesta percentuale più alta di flusso di
refrigerante. Il costo della manodopera per raggiungere questo obiettivo
potrebbe essere più alto.
Quali sono i criteri da prendere in considerazione per un retrofit:
basso potenziale globale di riscaldamento (GWP) oppure zero potenziale di
riduzione dell’ozono (ODP)-
o
ci sono altri fattori?
Molte possibili sostituzioni dell’R-22, nonostante siano zero ODP come
richiesto, hanno un potenziale globale di riscaldamento GWP leggermente o molto
più alto rispetto all’R-
Mi devo preoccupare
per il costo del refrigerante? Mentre in
generale il costo non dovrebbe rappresentare una preoccupazione, vi sono alcuni
casi in cui bisogna tenerne conto in primo luogo. Tenete conto che, mentre un
gran numero di retrofit alternativi potrebbero aiutare oggi
a
mantenere i costi bassi, più refrigeranti definitivi – che oggi potrebbero avere
un prezzo più elevato - potrebbero portare ad abbassare i prezzi e aver più
senso nel futuro.
Prestazioni e proprietà
Il refrigerante di retrofit o vergine
dovrebbe tener in conto di queste due possibili opzioni: il refrigerante è
inteso come una soluzione permanente per un nuovo impianto, oppure rappresenta
una sostituzione temporanea per un
impianto più vecchio che sta usando l’R-22. Questo
perché molti refrigeranti etichettati come l’R-404, per esempio- potrebbero
essere usati come retrofit se tutte le considerazioni necessarie (compatibilità
dell’olio, dimensionamento delle valvole termostatiche , etc) fossero prese in
considerazione. I refrigeranti retrofit sono progettati per rendere il processo
più semplice, ma non sono per nulla l’unica scelta. La tabella che compara la
prestazione dei principali refrigeranti, confronta i dati di prestazione di
alcuni dei principali refrigeranti presenti sul mercato odierno. I dati dei
laboratori industriali sono stati ottenuti simulando un processo retrofit
utilizzando impianti R-22, e ottimizzando su ogni caso solo la quantità di
carica. I valori indicano: la differenza in percentuale delle proprietà
specifiche tra l’R-22 e le soluzioni alternative, oppure l’attuale differenza
nei casi di temperatura e pressione.
La succitata tabella
fornisce una visione dei dati e delle proprietà che
bisogna tenere in considerazione quando si sceglie un refrigerante retrofit. Per
esempio, mentre l’R-404 fornisce indici di capacità frigorifera più alta se
confrontata con l’R22, la sua pressione di mandata aumenta fino a 45 psig (3.1
bar), aumento che potrebbe renderlo inutilizzabile in alcuni impianti. Anche se
i dati sono specifici alle condizioni elencate,
in
alcuni casi, il refrigerante opererà meglio o peggio ad altre condizioni.
Prendiamo di nuovo
l’R-404 come esempio, la sua capacità a temperature
più basse sorpassa in realtà quella dell’R-22 con una temperatura di mandata
molto più fredda, in questo caso l’R-404A potrebbe essere una scelta eccellente
per il
retrofit di impianti di refrigerazione a basse temperature, ma relativamente
poco valida per i sistemi di aria condizionata.
Ricordate, questi dati sono per i refrigeranti usati come
retrofit, non per le nuove applicazioni con nuovi impianti. L’uso di
refrigeranti e di impianti dedicati darà probabilmente come risultato
prestazioni migliori , grazie alll’ottimizzazione e alla progettazione
dell’impianto che non possono essere realizzati durante un retrofit.
Mantenere l’impianto ad
R-22
Per alcuni, continuare semplicemente ad acquistare l’R-22
rigenerato (cioè recuperato da altri impianti) costituisce la scelta migliore;
sebbene l’R22 sia in fase di eliminazione dal 2010, ( Nota dell’editore: come
parte del protocollo di Montreal, i livelli di produzione di R-22 diminuirà ,
aumentando in modo significativo i prezzi).
Per i proprietari di sistemi in buone
condizioni, potrebbe essere sensato tenere quantità sufficienti di R-22
per
affrontare gli anni di prestazione prima che la sostituzione diventi necessaria.
Al contrario, questo potrebbe essere rischioso per i proprietari di quegli
impianti con perdite o che siano ritenuti imprevedibili, dato che potrebbero
rimanere senza R-22 ed essere costretti ad orientarsi verso una delle due
opzioni in tempi brevi.
Mentre un solo progetto dì approccio all’ eliminazione può
rappresentare la migliore strategia, per alcuni come i proprietari di impianti
di piccola o media taglia, per le persone o compagnie con grandi numeri di
sistemi può risultare una migliore soluzione la combinazione di approcci
differenti. Gli impianti che perdono possono essere facilmente segnalati per la
sostituzione, soprattutto quando si tratta di piccoli sistemi. Può aver senso
effettuare ili retrofit di altri impianti usando un refrigerante retrofit
alternativo; gli R-22 raccolti dai sistemi sottoposti a retrofit o sostituiti,
potrebbero essere conservati e successivamente usati per la manutenzione di
altre unità meno adatte alla sostituzione e al retrofit.
Mentre esistono
molte scelte, quando si arriva a pianificare l’eliminazione dell’R-22, non
esiste nessuna soluzione ideale. Un attento progetto ha bisogno di essere
realizzato velocemente e di essere messo in funzione appena possibile, senza
tener conto della dimensione e del numero di sistemi in funzione. Non avere
nessun piano- o proporre un progetto misero o troppo tardi- può avere terribili
conseguenze nel momento in cui avviene il cambiamento dall’R-
Attualmente l’industria possiede un vasto numero di scelte,
sia per i refrigeranti sia per le strategie d’uscita. L’eliminazione dell’R-22
influenzerà ovunque l’economia.
Opzioni correnti di
Refrigeranti
per retrofit e loro proprietà principali
Sigla ASHRAE |
Retrofit o OEM(1) |
GWP Potenziale di riscaldamento globale |
Pressioni di funzionamento |
Portata di Refrigerante |
Miscibilità con l’olio minerale(2) |
R-22 |
OEM |
1500 |
|
|
Povera |
R-404A |
OEM 3260 |
3260 |
Più alte |
Più alte |
Molto povera |
R-407A |
Retrofit |
1770 |
Più alte |
Leggermente più alte |
Molto povera |
R- |
OEM |
1525 |
Leggermente più alte |
Simile |
Molto povera |
R-410A |
OEM |
|
Più alta |
Più bassa |
Molto povera |
R-417A |
Retrofit |
1950 |
Più bassa |
Più alta |
Molto povera |
R-421A |
Retrofit |
2170 |
Leggermente più basse |
Leggermente più basse |
Molto povera |
R-422A |
Retrofit |
2530 |
Più alte |
Più alte |
Povera |
R-422B |
Retrofit |
2080 |
Leggermente più basse |
Leggermente più basse |
povera |
R- |
Retrofit |
2490 |
Più alte |
Più alte |
povera |
R-422D |
Retrofit |
2230 |
Simile |
Simile |
povera |
R-424A |
Retrofit |
2020 |
Più basse |
Più basse |
Molto povera |
R-427A |
Retrofit |
1830 |
Simile |
Simile |
Povera |
R-428A |
Retrofit |
3060 |
Più alte |
Più alte |
Povera |
R-434A |
Retrofit |
2660 |
Più alte |
Più alte |
Povera |
R-507A |
OEM |
3300 |
Più alte |
Più alte |
Molto povera |
1)
Si riferisce all’intenzione originale di mercato. Non c’è effettivamente nessuna
ragione tecnica per cui l’OEM
(cioè refrigerante
dedicato per nuovo impianto) non possa essere usato per i retrofit o viceversa.
2)
Povera significa che è possibile l’uso con Olio Minerale, ma nei sistemi con una
buona circolazione d’olio. Molto povera significa che è altamente raccomandato
utilizzare invece dell’olio minerale l’olio POE.
Confronto delle prestazioni dei principali
refrigeranti
|
R-22 |
R-404A |
R- |
R-407A |
R-422D |
R-427A |
Capacità (BTU/hr) |
13746 |
12450 (90.6%) |
12891 (93.8%) |
13375 (97.3%) |
10431 (75.9%) |
12020 (87.4%) |
C.O.P. |
1.42 |
1.18 |
1.34 |
1.34 |
1.14 |
1.31 |
Portata refrigerante (lb/min) |
3.53 |
4.67 (132.3%) |
3.46 |
3.90 (110.5%) |
4.11 (116.4%) |
3.42 |
Temperatura di mandata |
217 |
179 |
193 |
192 |
170 |
189 |
Pressione di mandata (psig) |
211 |
256 |
223 |
242 |
214 |
214 |
Dati ottenuti dai test sugli impianti in condizioni controllate a