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LA CARBON
DIOXIDE ALLIANCE:
CHIARIMENTI SUI SISTEMI A CO2
Parte I
Sistema a cascata a CO2
Il principio dei sistemi a cascata è
molto semplice. Lo stadio di bassa dei sistemi a cascata (funzionanti con CO2)
invece di espellere il calore ad un condensatore d’aria o d’acqua fredda, lo
rimanda ad un altro sistema di refrigerazione. Questo secondo sistema, oppure lo
stadio alto della cascata, rimanda poi il calore ad un tradizionale condensatore
ad aria o ad acqua. In parole povere, ci sono due sistemi di refrigerazione -
uno toglie calore all’altro. Il condensatore a cascata è, nel nostro caso, uno
scambiatore di calore a piastra con
Il principio a
cascata è stato ampliamente utilizzato nelle applicazioni a bassissime
temperature, dove il lato basso del refrigerante ha un punto di ebollizione
molto basso e perciò a normali temperature ambiente avrebbe una pressione molto
alta. La stessa cosa succede con
-
Sul lato sinistro del diagramma si possono vedere i principali condotti d’aspirazione e di liquido installati su un sistema a CO2. Questi forniranno refrigerazione ad una vetrina a bassa temperatura con porta a vetro, con un evaporatore ottimizzato DX (ad espansione diretta) CO2 funzionante con una valvola ad espansione e un controllo. Sul lato destro del diagramma si può osservare l’entrata del liquido R404A nel raffreddatore/condensatore a cascata, e la tubazione di aspirazione. La fase di alta del sistema a R404A sarà una semplice unità condensata ad aria fredda e controllata probabilmente dalla pressione e temperatura della CO2 nel ricevitore principale. La parte restante del diagramma rappresenta lo stadio basso della cascata del sistema a CO2 che verrà trattata, nel presente studio, partendo dal compressore. I principi sono identici per qualsiasi sistema a compressione di vapore con cui attualmente si lavora.
Il refrigerante
CO2
è compresso e mandato nel
separatore d’olio. Lascia il separatore ed entra nel desurriscaldatore (uno
scambiatore di calore a piastre). Il gas di scarico è desurriscaldato prima di
entrare nel raffreddatore/condensatore a cascata per ridurre al minimo i rischi
di danni da shock termico. Il refrigerante CO2
è condensato nel raffreddatore/condensatore a
cascata, con l’unica differenza che in un sistema tradizionale è condensato ad
una temperatura di
Continuando sul circuito frigorifero, la tubazione di uscita del liquido dal ricevitore ha un essiccatore standard in bypass e la linea del liquido corre attraverso uno scambiatore di calore tra la linea del liquido e l’aspirazione, che da una parte assicura la qualità del liquido alla valvola di espansione, e dall’altra surriscalda il gas d’aspirazione riducendo la possibilità di ritorno del liquido. Il ritorno dell’aspirazione surriscaldata dalla vetrina ha anche un filtro d’aspirazione con un normale dispositivo bypass, e un accumulatore sull’aspirazione per proteggere il compressore infatti dovrebbe impedire il ritorno del liquido.
L’altro punto aggiuntivo rispetto ad un sistema normale è l’inclusione di valvole di non ritorno che by-passino le valvole a sfera nei condotti del liquido. Questo serve a prevenire l’accumulo di pressione idraulica, nel caso in cui il liquido CO2 sia intrappolato tra le valvole di intercettazione. Il principio è semplice: tutte le valvole di ritegno NRV oltrepassano il condotto delle valvole sferiche l’una dopo l’altra, oppure fino a quando raggiunge una valvola limitatrice di pressione. In questo modo se il liquido è intrappolato si può depressurizzare tornando al ricevitore.
PARAMETRI OPERATIVI.
Pressioni e Temperature operative per le dimostrazioni di prova dei sistemi a cascata commerciali con CO2:
. pressione d’aspirazione 15 barg
. temperatura satura d’aspirazione
. pressione di condensazione 25 barg
. temperatura di condensazione
. Le diverse valvole di sicurezza tarate con pressione 40 barg (poi si aprano)